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Gruppo sanguigno: cos’è, qual è la sua definizione, perché è così importante e a cosa serve conoscere la compatibilità.
Siamo fatti di carne, ossa e sangue. Anche per questo è importante quale tipo scorra nelle nostre vene. Nel corpo umano, in media, scorrono dai 4 ai 6 litri di sangue, tessuto liquido composto da plasma e da elementi corpuscolati (globuli rossi, bianchi e piastrine). Proprio questi elementi, e in particolare i globuli rossi, determinano la nostra appartenenza un gruppo sanguigno piuttosto che a un altro. Ma cosa si intende per gruppo sanguigno? Ecco tutto quello che bisogna sapere, perché è importante e quali gruppi sono compatibili.
Cos’è un gruppo sanguigno: la definizione
Il gruppo sanguigno altro non è che una classificazione del sangue che si basa sulla presenza o sull’assenza di sostanze antigeniche ereditate sulla superficie dei globuli rossi. Questi antigeni sono proteine e carboidrati che si trovano sulla membrana. Di classificazioni del gruppo sanguigno ne esistono più di trenta, tutti diversi. In Italia siamo soliti utilizzare il sistema AB0, che prevede l’esistenza di quattro diversi gruppi sanguigni: A, B, AB e 0.
Il gruppo è determinato dai geni che ereditiamo dai nostri genitori. Se il papà e la mamma hanno gruppi sanguigni diversi, anche noi avremo un gruppo sanguigno diverso. Se entrambi hanno lo stesso gruppo, anche noi erediteremo quel gruppo.
Tra tutti questi gruppi, il più comune è il gruppo sanguigno 0. Circa il 40% della popolazione terrestre appartiene a questo gruppo, seguito dal gruppo A e dal gruppo B. Molto più raro è invece il gruppo AB.
Come si distinguono i quattro gruppi? Semplice. Nel gruppo A è presente sulla superficie dei globuli rossi l’antigene A, nel B l’antigene B, nello zero non ci sono antigeni ma solo anticorpi anti-A e anti-B, mentre nell’AB sono presenti entrambi gli antigeni ma nessun tipo di anticorpi. Ogni gruppo ha sua volta può poi avere un Rh positivo o negativo, a seconda della presenza o meno dell’antigene Rh D.
Quali è la compatibilità tra i gruppi sanguigni
Perché è importante conoscere il proprio gruppo sanguigno? Perché il sistema immunitario reagisce alla presenza di sangue che non riconosce come proprio producendo anticorpi che possono legarsi agli antigeni, con risultati che possono essere diversi a seconda degli antigeni e degli anticorpi presenti nel sangue. Si tratta quindi di un’informazione fondamentale per non sbagliare trasfusioni e trapianti d’organi.
Per quanto riguarda la compatibilità, lo schema è semplice: il gruppo A può ricevere dallo stesso gruppo e dal gruppo 0; il gruppo B può ricevere dallo stesso gruppo e dal gruppo 0; il gruppo AB può ricevere dal gruppo A, B, AB e dal gruppo 0; il gruppo 0 può ricevere solo dal gruppo 0; un gruppo con Rh positivo può ricevere sia da Rh positivo che negativo; un gruppo con Rh negativo può ricevere solo da Rh negativo.
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